"Leggendo le sue note biografiche, intuisco che Marzia Pieri - giovane artista fiorentina che, dopo un’iniziale attività nell’ambito della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione, ha aperto uno studio personale che funziona anche da scuola per apprendisti pittori - debba tenerci a mettere in adeguato risalto, nel suo modo d’interpretare l’arte, il lato umano.

La pittura di Marzia Pieri, di fatto, si inserisce nell'ambito della tradizione figurativa. L’artista ritrae i propri soggetti con precisione minuziosa, sia dal punto di vista anatomico che espressivo.

Da queste opere scaturisce un’instancabile ricerca di bellezza, nascosta nella profondità degli sguardi, nella sensualità delle forme. Elementi che presuppongono una notevole consapevolezza del proprio bagaglio espressivo.

L’artista ricorre a una tavolozza ricca, in cui colori vividi  si alternano a tonalità cupe, in una successione di luce e ombra.

Nel contesto pittorico i contorni si delineano con precisione, e le forme riconoscibili trascendono nell’essenza stessa dei soggetti rappresentati,  racchiuse nell’atmosfera di un interno, in un gesto, o nella proiezione di uno sguardo.  Nelle opere che predilige, la Pieri pone l’aspetto umano, anzi, per essere più precisi, quello femminile, al centro delle sue riflessioni estetiche.

L’osservatore è di fronte  a situazioni di assoluta riconoscibilità, dove l’attenzione ai particolari, alle posture, alle luci e alle ombre conferisce spessore psicologico al racconto visivo.

La rappresentazione anatomica viene messa in risalto con  innegabile diligenza, pressoché impeccabile in un ritratto infantile come India, che di solito, però, specie quando è la stessa artista a occupare la scena, o la sua proiezione ideale, coniuga a visioni di natura simbolica, composte anche da iscrizioni, note musicali o altri oggetti apparentemente incongrui (le carte da gioco, per esempio) che si sovrappongono a esibizioni altrimenti solo al femminile.

Sono immagini certamente intense, che riflettono il particolare trasporto che la Pieri prova per il tema-donna, ma che sono in grado di presentare duplici finalità comunicative.

La Pieri vede nella donna l’esemplificazione migliore dell’umanità, la sintesi perfetta della giusta delicatezza d’animo e della massima eleganza della figura.

Quelle dell'artista toscana sono opere capaci di comunicare qualcosa, di donare allo sguardo dell’osservatore un universo misterioso, che annuncia verità indagabili solo scavando nelle profondità dell’inconscio.

Auguro alla Pieri di continuare a dipingere tratteggiando sfumature e spessori che danno vita a un’immagine densa di metafore e preziosamente costruita sul dettaglio.

Questi lavori rivelano la capacità di cogliere l’essenza di una riflessione etica e di tradurla in paradigma visivo tramite un linguaggio simbolico  perfettamente coerente dal punto di vista argomentativo.

Rendendo quanto più serrato possibile questo confronto fra il reale e il simbolico,  tra l’umano e il non umano, per dirla alla Nietzsche, la Pieri non disegna solo corpi ma anche anime e sentimenti, ponendo l’accento sulla forza della donna e sulla sua bellezza, una bellezza che scaturisce dall’animo, dalla consapevolezza di sé."

 

Vittorio Sgarbi

 

 

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